Ultima modifica: 25/07/2023
Il 13 Luglio 2021 è stato pubblicato un aggiornamento della norma. Ecco le principali novità:
- Viene finalmente scritto in modo chiaro che i salvamotori (chiamati in gergo "ManualSelf Protected combination motor controllers") possono essere usati solo nei branch e solo a protezione di motori. Per tutti gli altri BCPD (Branch Circuit Protective Devices) vanno usati componenti UL 489 o fusibili idonei. Trovate la modifica alla sezione 31.1.4.
- È qualche anno che si disucute la posizione della targa elettrica: se debba per forza essere visibile a porte chiuse o se possa essere messa anche lato interno di un'anta del quadro. Si è finalmente raggiunto un compromesso: in generale la targa può essere posizionata all'interno; tuttavia se si tratta del un quadro di un macchinario (si ricade quindi anche nella NFPA 79) la targa deve essere messa esternamente. La tabella 52.1 è stata di conseguenza modificata. In questo modo si resta allineati con l'articolo 16.4.1 dell'NFPA 79, che richiede appunto i dati di targa "shall be attached to the outside of the enclosure".
- Viene chiarita la nota b della tabella 38.1 che tratta la portata dei cavi usati per i circuiti di controllo. La nota è sempre stata fonte di discussione sul significato dell'"and" in "These sizes of conductors are only for connection of control circuits for electronic programmable input/output and static control (having no moving parts)". La nuova frase chiarisce che all'interno dei quadri si possono usare cavi di segnale a partire da AWG 26. Questo è un allineamento con quanto scri9tto nell'NFPA 79, Articolo 12.6.4.2: "Conductors installed within control enclosures shall not be smaller than 26 AWG".
- I condizionatori interno quadro dovrebbero avere un SCCR, cosa difficile da ottenere dal costruttore. Finora si è un pò stati nel limbo. Ora viene chiarito che se il costruttore non fornisce tale valore, il condizionatore va alimentato da un trasormatore interno quadro. In questo modo si riduce drasticamente la corrente in caso di corto circuito interno alla macchina e quindi si riduce il rischio di incendio. Si è quindi ampliata l'eccezione della Sezione 26.1.1, per includere appunto i condizionatori.
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