EN ISO 14119: 2024 - Cap. 8 - Progettare per ridurre al minimo la motivazione a disattivare l'interblocco

EN ISO 14119 Procedura per evitare le manomissioni degli interblocchi

Ultima modifica: 09/10/2024

Come principio generale, le funzioni di interblocco devono essere progettate in modo da non poter essere facilmente disattivate.

La disattivazione dei dispositivi di interblocco rende inoperante la misura di protezione dei dispositivi di protezione e quindi può aumentare significativamente il rischio di danno. Per quanto possibile, le misure di protezione devono tenere conto di questa prevedibile disattivazione.

In generale, il dispositivo di interblocco deve fornire la minima interferenza possibile con le attività durante il funzionamento e le altre fasi di vita della macchina, al fine di ridurre qualsiasi incentivo a disattivarlo. Ciò significa facilità di utilizzo della macchina, in particolare durante le operazioni di manutenzione e assistenza.

Ricordate che ci sono due motivi per cui un dipendente decide di disattivare un dispositivo di interblocco:

  • Perché ha sempre fatto così (abitudine)
  • Perché non può svolgere il suo lavoro (necessità)

L’abitudine può essere eliminata, ma la necessità rimarrà sempre. Questo è il motivo per cui la norma ISO 14119 non obbliga il costruttore di macchine a utilizzare interblocchi ad alta codifica: in realtà la norma ISO 14119 raccomanda al costruttore di macchine di fornire modalità operative che consentano un funzionamento e una manutenzione sicuri della macchina, senza dover mai e poi mai disattivare (bypassare) alcun interblocco!

La norma prevede la seguente procedura per evitare che l’interblocco venga disattivato:

  1. Attuare la misura di base prevista al paragrafo 6;
  2. Verificare l’esistenza, ragionevolmente prevedibile, di una motivazione a disattivare i dispositivi di interblocco;
  3. Verificare se la motivazione può essere eliminata;
  4. Se la motivazione prevedibile per la disattivazione dell’interblocco continua a esistere, sono necessarie misure aggiuntive, quindi diventa obbligatorio l’uso delle prescrizioni dettagliate nella Tabella 3.

È importante notare che il paragrafo 8.3 illustra in dettaglio le misure aggiuntive per ridurre al minimo le possibilità di disattivazione.

Uno dei maggiori errori di interpretazione della norma riguarda l’uso di fissaggi non rimovibili. Alcuni produttori di interblocchi affermano che l’uso di viti normali coperte da un tappo può essere considerato come un fissaggio non rimovibile. Questo non è corretto. È importante distinguere tra due azioni diverse: Manomissione e Disattivazione. Lo standard prevede misure volte a evitare la Disattivazione dell’interblocco, non la Manomissione dell’interblocco. I tappi sono un modo per rilevare la manomissione, ma non impediscono la disattivazione. Ciò significa che i tappi non devono essere considerati equivalenti a un fissaggio non rimovibile.

Questo è stato ben chiarito nella nuova edizione dello standard. Qui sotto il testo della nuova edizione:

[EN ISO 14119: 2024] 8.3 Additional measures to minimize possibility of defeat

[…] Not considered as non‑detachable in this context are:

1) screws and bolts with hexalobular socket or similar and a pin in the opening (sometimes called security screws), because tools for these screws are readily available, except when the pin has been bent after installation.

2) use of easily detachable blocking substances, e.g. caps, wax, tamper proof labels.

 

Misure aggiuntive per ridurre al minimo la possibilità di disattivazione dei dispositivi di Tipo 5

Le seguenti specifiche si applicano ai dispositivi di interblocco a chiave intrappolata. Nessuno di questi aspetti influisce sul livello di prestazione e sono da prendere in considerazione solo nei casi in cui vi siano motivazioni per disattivare l’interblocco.

  • Conservazione della chiave. Per evitare che la chiave possa essere facilmente rimossa dal dispositivo di interblocco di Tipo 5 in posizione intrappolata, non deve essere possibile estrarre la chiave dal dispositivo di interblocco con una forza inferiore a 250 N;
  • Duplicazione della chiave. Le chiavi per i dispositivi di interblocco di Tipo 5 devono essere progettate in modo da non essere facilmente duplicate, se non dal produttore originale del dispositivo.

Ad esempio, per un dispositivo di interblocco di Tipo 2 o 4, con codifica di alto livello, con o senza blocco elettromagnetico del riparo, è obbligatorio un fissaggio non rimovibile dell’attuatore.

La figura mostra un dispositivo di interblocco di Tipo 2, con codifica di alto livello.