Ultima modifica: 15/05/2023
In questo capitolo viene trattato il raggiungimento di pericoli tramite l'uso degli arti superiori.
Raggiungimento verso l’alto
La figura in alto, schematizza il caso in esame:
1. Zona Pericolosa
2. Piano di calpestio
h. Altezza della Zona Pericolosa
La nuova versione della Norma definisce il Piano di Calpestio come livello sopra il quale le persone normalmente stanno in piedi durante l'uso della macchina o dal quale hanno accesso alla zona di pericolo.
Per stabilire la distanza di sicurezza (in questo caso h), bisogna prima valutare il livello del rischio associato alla Zona Pericolosa. In base al livello del rischio calcolato, l'altezza h a cui deve trovarsi il pericolo varierà, aumentando all'aumentare del rischio calcolato:
• Rischio basso – h= 2500 mm (o superiore);
• Rischio alto – h= 2700 mm (o superiore).
Raggiungimento oltre la struttura protettiva
La nuova versione della Norma fa riferimento al caso mostrato in figura, dove:
a. Altezza del punto più vicino alla Zona di Pericolo
b. Altezza della struttura protettiva
c. Distanza orizzontale di sicurezza dalla Zona di Pericolo
1. Zona Pericolosa
La norma fornisce due tabelle da cui ricavere le dimensioni di riferimento, una in caso di rischio basso ed una in caso di rischio elevato, entrambe riportate in basso.
Tabella 1 – Raggiungimento oltre la struttura protettiva (Rischio basso)
Tabella 2 – Raggiungimento oltre la struttura protettiva (Rischio alto)
Raggiungimento attraverso
La Tabella 3 mostra alcuni esempi dei principali movimenti per persone di 14 anni e oltre (circa 1,4 m di altezza e oltre). Distanze di sicurezza inferiori a 850 mm sono ammesse quando è presente un ostacolo al movimento di lunghezza superiore a 300 mm.
Tabella 3 – Raggiungimento attraverso
Raggiungimento tramite aperture di forma regolare
Per il raggiungimento del pericolo tramite aperture, la Norma fa distinzione tra persone di oltre 14 anni e bambini di almeno 3 anni (per i luoghi pubblici) in cui si tiene conto delle dimensioni più piccole degli arti.
In base all'ampiezza dell'apertura e alla sua forma, la Norma stabilisce a che distanza deve trovarsi il pericolo affinché sia impossibile raggiungerlo inserendo dita, mani o braccia, in caso di bambini, tale distanza aumenta. Di seguito sono riportate entrambe le tabelle.
Tabella 4 – Raggiungimento tramite aperture di forma regolare (14 anni in su)
Tabella 5 – Raggiungimento tramite aperture di forma regolare (3 anni in su)
Si faccia riferimento alla Tabella 4 e si suppuonga di avere un'apertura di forma quadrata di lato e compreso tra i 12 e i 20 mm. Si ricava che per un'apertura di tali forma e dimensioni è possibile far passare completamente un dito. La Norma, prevede quindi, che in circostanze simili, la Zona Pericolosa deve essere ad una distanza di sicurezza di almeno 120 mm dall'apertura sopra indicata.
Nei casi in cui e risultasse superiore a 120 mm o a 100 mm nel caso dei bambini, la Norma impone di fare riferimento a quanto previsto per il raggiungimento oltre la struttura protettiva.
Raggiungimento tramite aperture di forma irregolare
In caso fossero presenti aperture di forma irregolare occorre seguire i seguenti passi:
a) Determinare:
– Il diametro minimo dell’apertura circolare,
– Il lato minimo dell’apertura quadrata e
– La larghezza minima della fessura
Entro le quali l’apertura irregolare può essere contenuta completamente;
b) Selezionare le tre distanze corrispondenti secondo la Tabella 4 o la Tabella 5;
c) Utilizzare la minima distanza di sicurezza ottenuta in b).
Effetto di ulteriori strutture protettive sulle distanze di sicurezza
Infine, la Norma propone anche strutture o superfici protettive addizionali in grado di ridurre il libero movimento del braccio, della mano o delle dita e aumentare l’estensione della zona in cui i punti di pericolo sono da ritenersi ammissibili. Esempi di come ciò possa essere ottenuto sono mostrati nelle Tabelle 3 e 6. Le strutture protettive e le superfici sulle quali il braccio può disporsi possono essere inclinate di qualsiasi angolazione