18.2.2 - Continuità del circuito equipotenziale di protezione

Ultima modifica: 27/08/2024

Continuità del circuito equipotenziale di protezione – Interno quadro di automazione industriale

La EN 60204-1 richiede la verifica della continuità del circuito equipotenziale di protezione sia all’interno che all’esterno dei quadri di automazione industriale.

In generale, il circuito equipotenziale di protezione è necessario non solo per mettere a terra le masse ma anche nelle seguenti situazioni:

  • Rendere equipotenziali le masse estranee;
  • Collegare a terra il comune del trasformatore di comando;
  • Collegare l’equipaggiamento elettrico sensibile al cavo PE o al morsetto FE;
  • E, come già detto, per mettere a terra le masse.

Tutti questi collegamenti devono essere testati per verificare che siano effettivamente presenti e realizzati correttamente. Le modalità di esecuzione sono descritte in dettaglio nella norma:

[EN 60204-1: 2018] 18.2.2 Prova 1 – Verifica della continuità del circuito equipotenziale di protezione

La resistenza tra il morsetto PE (vedere 5.2 e Figura 4) e i punti corrispondenti, facenti parte del circuito equipotenziale di protezione deve essere misurata con una corrente compresa tra almeno 0,2 A e circa 10 A, proveniente da una sorgente di alimentazione separata elettricamente (per es., SELV, vedere 414 della IEC 60364-4-41:2005), con una tensione massima a vuoto di 24 V AC o DC.

La resistenza misurata deve essere nel campo previsto conformemente alla lunghezza, alla sezione e al materiale dei conduttori di protezione corrispondenti e dei conduttori equipotenziali di protezione.

Il test può quindi essere eseguito seguendo la stessa procedura utilizzata all’esterno del quadro; il problema è che il valore ottenuto è solitamente molto piccolo e alcuni strumenti possono avere difficoltà nel misurarlo.

La EN 60204-1 consente l’uso dei principi della norma IEC 61439-1, quando questi sono ritenuti applicabili:

[EN 60204-1: 2018] 4.2.2 Apparecchiatura di manovra

In aggiunta alle prescrizioni di IEC 60204-1, in funzione della macchina, dell’uso previsto e del suo equipaggiamento elettrico, il progettista può scegliere parti di quest’ultimo conformi alle parti pertinenti della serie EN 61439 (vedere anche Allegato F).

Il test può quindi seguire quanto stabilito dalla norma EN 61439-1 per la continuità all’interno di un quadro elettrico.

[IEC 61439-1:2021] 10.5.2 Effettiva continuità della messa a terra tra le masse del quadro ed il circuito di protezione

Si deve verificare che le diverse masse del QUADRO siano effettivamente collegate al terminale per il conduttore di protezione esterno in entrata.
La verifica deve essere eseguita utilizzando uno strumento di misura della resistenza in grado di far circolare almeno 10 A (c.a. o c.c.). È fatta passare una corrente tra ogni massa e il terminale per il conduttore di protezione esterno. La resistenza non deve superare 0,1 Ω.

Le misure devono essere prese da tutte le masse all’interno del quadro e dalla barra di terra, dove il quadro è collegato per essere messo a terra. Ad esempio, la piastra posteriore, l’involucro metallico del Power Drive System, ecc.

Continuità del circuito equipotenziale di protezione – Esterno quadro di automazione industriale

La EN 60204-1 richiede la verifica della continuità del circuito equipotenziale di protezione anche all’esterno dei quadri di automazione industriale.

[EN 60204-1: 2018] 18.2.2 Prova 1 – Verifica della continuità del circuito equipotenziale di protezione

La resistenza tra il morsetto PE (vedere 5.2 e Figura 4) e i punti corrispondenti, facenti parte del circuito equipotenziale di protezione deve essere misurata con una corrente compresa tra almeno 0,2 A e circa 10 A, proveniente da una sorgente di alimentazione separata elettricamente (per es., SELV, vedere 414 della IEC 60364-4-41:2005), con una tensione massima a vuoto di 24 V AC o DC.

La resistenza misurata deve essere nel campo previsto conformemente alla lunghezza, alla sezione e al materiale dei conduttori di protezione corrispondenti e dei conduttori equipotenziali di protezione.

Lo strumento deve erogare una corrente compresa tra 0,2 A e 10 A, tuttavia è possibile utilizzare correnti più elevate, poiché più alta è la corrente di prova, più precisa è la misurazione.

La resistenza misurata deve rientrare nell’intervallo previsto…” significa che il valore misurato deve essere confrontato con il valore ‘teorico’ calcolato in base alla norma IEC 60228.

Resistenze in parallelo

Uno dei problemi quando si esegue la misurazione è la presenza di resistenze in parallelo. Nel disegno che segue, mentre si effettua la misura sul circuito di protezione di M2, intendendo il valore della resistenza RPE2, in realtà si misura la resistenza in parallelo RPE2// RPE1.

Per effettuare una misurazione più precisa, il conduttore PE2 deve essere scollegato dalla barra di rame del quadro (o dal terminale di messa a terra), prima di effettuare la misurazione, come mostrato nel secondo disegno.

Nonostante tutto ciò abbia senso, non è richiesto dalla norma!

La norma accetta il fatto che, durante la misurazione, si tenga conto delle resistenze in parallelo.