Ultima modifica: 10/11/2023
IL DUBBIO:
Che cos’è un contattore di sicurezza? Il suo utilizzo è obbligatorio per applicazioni di sicurezza? Ovvero: sono obbligato ad usare Contattori definiti di Sicurezza all’interno del mio quadro di automazione quando realizzo circuiti di sicurezza?
CONSIDERAZIONE 1
Esistono 2 tipi principali di contattori utilizzati nelle macchine:
- Contattori di potenza: devono essere conformi alla norma IEC 609474-1: Contattori e avviatori – Contattori e avviatori elettromeccanici.
- Contattori ausiliari: devono essere conformi alla norma IEC 609475-1: Dispositivi per circuiti di comando ed elementi di commutazione – Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando.
I contattori di potenza hanno “contatti immagine”(Mirror Contacts), per monitorare il loro stato, mentre i contattori ausiliari hanno contatti collegati “meccanicamente” (Mechanically Linked Contacts).
Sia i contattori di potenza che quelli ausiliari sono raccomandati da tutti gli standard di sicurezza, che in modalità ad Alta Richiesta (High Demand Mode) sono la ISO 13849-1 e la IEC 62061.
Solitamente, tutti questi contattori hanno la possibilità, con l’uso di un piccolo cacciavite, di forzare in chiusura i propri contatti, aperti quando la bobina del contattore non è alimentata. Questo è un rischio! Immaginate una persona che entra in un’area protetta: tutti i contattori sono diseccitati e quindi tutti i movimenti relativi sono bloccati. Tuttavia, se una persona apre il quadro elettrico e forza un contattore con un cacciavite, si riavvia un movimento pericoloso e la persona può essere soggetta a un pericolo (avviamento inatteso).
Questo è ovviamente un rischio da analizzare. Solitamente questo rischio viene ridotto con una corretta implementazione del “Controllo dell’energia pericolosa“, mediante ad esempio la procedura di Lock out- Tag out (ANSI Z 244-1) o “Prevenzione dell’avviamento inatteso” (ISO 14118).
CONSIDERAZIONE 2
Da qualche anno, i costruttori di hanno aggiunto alla loro gamma i cosiddetti contattori di sicurezza. Si tratta a tutti gli effetti di contattori di potenza, conformi alla norma IEC 60947-4-1, senza però la possibilità di forzarne la chiusura, ad esempio con l’uso di un cacciavite.
In genere sono dotati non solo di contatti “immagine”, ma anche di contatti collegati meccanicamente; questi ultimi sono normalmente montati sul corpo del contattore e sono “sigillati”: ciò garantisce che non possono essere staccati dal corpo principale del contattore. Questa scelta costruttiva non è però richiesta in alcuno standard di prodotto e questa cosa li rende, dal punto di vista normativo, identici ai contattori di potenze.
CONCLUSIONE:
Diversi costruttori hanno di recente introdotto contattori di sicurezza nella loro gamma di contattori di potenza. I contattori di sicurezza hanno il vantaggio di non poter essere azionati manualmente e sono normalmente dotati sia di contatti immagine che di contatti collegati meccanicamente.
Nonostante questi vantaggi rispetto ai normali contattori, conformi agli stessi standard, il loro impiego non è richiesto da alcuna norma di sicurezza funzionale. Inoltre, il loro utilizzo non consente di raggiungere un livello di affidabilità maggiore rispetto ai normali contattori di potenza. Affermazioni come quella secondo cui con un solo contattore di sicurezza si può avere un SIL 2 o un PL d, non sono corrette, poiché non sono supportate da alcuno standard di sicurezza funzionale attuale (2024).
Pertanto, potete decidere di continuare a utilizzare i normali contattori di potenza conformi alla norma IEC 60947-4-1 nei vostri sistemi di controllo che svolgono funzioni di sicurezza.