Ultima modifica: 08/11/2023
La base giuridica della Direttiva Macchine 2006/42/CE è costituita dall’articolo 95 del trattato CE (ora sostituito dall’articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea – TFUE) che consente all’UE di adottare misure volte al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri al fine di assicurare l’instaurazione e il funzionamento del mercato interno. Tali misure devono mirare a garantire un livello elevato di protezione della salute e della sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Pertanto, la direttiva macchine ha un duplice scopo: consentire la libera circolazione dei macchinari all’interno del mercato europeo, garantendo al contempo un elevato livello di protezione della salute e di sicurezza.
A seguito della proposta della Commissione, la direttiva macchine è stata adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, previa consultazione del Comitato economico e sociale, secondo la procedura di codecisione di cui all’articolo 251 del trattato CE (ora denominata procedura legislativa ordinaria conformemente all’articolo 294 del TFUE).
GT Engineering assiste i costruttori di macchinari nell’analisi del rischio in conformità con la EN ISO 12100 e alla ISO/TR 14121-2. Da notare che la EN ISO 12100 ha sostituito la EN 292 nel 2005 e nel 2010 ha “assorbito” la EN 14121-1 che trattava appunto della metodologia dell’analisi del rischio.
L’approccio che normalmente consigliamo, è iniziare con una formazione che chiarisca “le regole del gioco” scritte nella Direttiva Macchine 2006/42/CE. Quindi, lavorando in stretto contatto con alcuni dei tecnici della società, eseguiamo un’analisi del rischio a 360° sul macchinario, fino alla preparazione del Fascicolo Tecnico.
L’analisi prende in considerazione tutti i rischi presenti sul macchinario e quindi non solo quelli meccanici. Entriamo in dettaglio anche nella parte elettrica e di sicurezza funzionale. Analizziamo infine se sono presenti rischi legati alla Direttiva ATEX o PED.
Si identificano quindi le eventuali modifiche da apportate al macchinario. Viene analizzata la parte di sicurezza funzionale in conformità alla IEC 62061 EN ISO 13849-1 e si eseguono i calcoli del livello raggiunto.
Viene preparato quindi il fascicolo tecnico.
In parallelo si verifica ed eventualmente integra il Manuale d’Uso e Manutenzione, si prepara la dichiarazione CE di conformità e le targhe imposte dalla normativa, da apporre al macchinario.
La formazione abbinata ad un esempio concreto porta il dipartimento tecnico della società a poter quindi “camminare” da solo sulle successive realizzazioni.