Ultima modifica: 03/11/2023
Due principali standard internazionali supportano l’uso di “Energia Zero” per ridurre il rischio nei macchinari.
ISO 14118: Safety of machinery – Prevention of unexpected start-up (Latest edition: 2017)
ANSI ASSE Z244.1: The Control of Hazardous Energy Lockout, Tagout and Alternative Methods (Latest edition: 2016)
Con “energia pericolosa” si intendono le energie generate da elettricità, pneumatica, idraulica, gravità, chimica, gas di combustione (metano), etc.
Il principio di “Energia ZERO”
Il principio di energia zero è semplice: quando si ha bisogno di accedere ad un’area segregata (pericolosa) di un macchinario, occorre isolare e dissipare tutta l’energia e impedire che un’altra persona possa ri-energizzarla, installando un lucchetto (lockout). Posizionare quindi un tag al fine di essere contattati facilmente (tagout). Infine, prima di iniziare con l’intervento, assicurarsi che la parte su cui si deve operare sia stata de-energizzata (testout).
In stati come USA, Canada e Regno Unito le Social Laws (equivalenti al D.Lgs 81/08 in Italia) richiedono l’applicazione di tale tecnica. Questo rende l’applicazione del Lockout-Tagout molto diffusa in questi paesi.
In Italia, come in molti altri paesi europei, questa metodologia è indicata nelle normative tecniche (che non sono obbligatorie). Questo fa sì che il Lockout-Tagout sia più un’eccezione che una regola.
Metodi alternativi
Il Lockout-Tagout non sempre può essere utilizzato. Si consideri ad esempio l’accesso ad un’area pericolosa in cui un robot deve essere programmato mediante una pulsantiera portatile.
In questo caso l’operatore deve affidarsi al fatto che tutti i movimenti sono arrestati grazie ad un loop di sicurezza (interblocchi, logica safety, contattori, attuatori) che deve essere conforme alla Norma EN ISO 13849 o altre normative relative alla sicurezza funzionale.
Questo è solo un esempio. Vi sono altri metodi che assicurano un adeguato livello di sicurezza, ammesso che prima sia stata svolta una corretta analisi dei rischi.
Questo approccio è chiamato “Alternative methods” nella normativa Z244.1. Questo è ciò che viene affermato nella normativa:
Lockout-tagout devono essere utilizzati a meno che l’utilizzatore possa dimostrare un metodo alternativo che garantisca protezione per le persone. Quando il lockout-tagout non è utilizzato, metodi alternativi devono essere utilizzati solo a seguito di una documentata analisi dei rischi.
Questo approccio è chiamato “Altre misure per prevenire l’avviamento inatteso” nella normativa ISO 14118. Qui di seguito ciò che è riportato nella normativa.
Quando l’analisi del rischio mostra che l’isolamento e la dissipazione di energia non sono appropriate per un intervento (ad esempio, carico/scarico manuale), devono essere adottate le seguenti misure al fine di evitare che vi possa essere avviamento inatteso del macchinario:
– Misure prese a livello di sistema di controllo, al fine di impedire che possano essere impartiti comandi di avvio mediante attuazione accidentale di un dispositivo di controllo di avvio o altri componenti (ad esempio sensori, elementi di controllo di potenza), a causa di guasti oppure a causa di fattori esterni (vibrazioni, urti, disturbi nell’alimentazione);
– Misure prese a livello A, B o C della macchina (si veda immagine) o ad elementi di disconnessione meccanica o a parti in movimento (immobilizzazione) in modo da impedire comandi di avvio non intenzionali risultanti in avvio accidentale.